International Sweethearts Of Rhythm: Una Big Band Di Donne Afroamericane Nella Società Sessista Degli Anni Quaranta.
International Sweethearts Of Rhythm: Una Big Band Di Donne Afroamericane Nella Società Sessista Degli Anni Quaranta. Le Orchestre femminili
Le Orchestre femminili
Le Orchestre femminili
Le Orchestre femminili
Le Orchestre femminili
Le Orchestre femminili
Le Orchestre femminili
Le Orchestre femminili
Le Orchestre femminili
Le Orchestre femminili
Le Orchestre femminili Naturalmente tutti ricordano l’orchestra femmminile di «Someone like it hot» («a qualcuno piace caldo»), con la splendida Marylin Monroe all’ukulele
Le Orchestre femminili
Le Orchestre femminili
I prossimi Brani How High the Moon è uno degli standard americani più eseguiti dai musicisti e cantanti di Jazz e Swing, al punto che il modo stesso di suonare e interpretare il brano è cambiato nel tempo. Alcune sue interpretazioni sono diventate infatti dei punti di riferimento e ne hanno influenzate altre.Un esempio su tutte è la versione registrata da Ella Fitzgerald per la prima volta nel 1947, e che rende veramente scattante, veloce e brillante il brano (originalmente concepito come ballad lenta)
I prossimi Brani Billie Holiday
I prossimi Brani “S’ Wonderful” consiste in una sofisticata progressione armonica (ispirata ai canti che George ascoltava in sinagoga quand’era ragazzo) che dona alla canzone un'aura quasi "mistica".Interessante è la trasformazione semantica messa in atto da Ira Gershwin, che a partire dal titolo attua il trascinamento di “it’s wonderful” in “s’wonderful” di “it’s marvelous” in “’s marvelous”, troncando anche altri termini (“fashion” diviene “fash”, “emotion” viene abbreviato in “emoshe”) per creare dei giochi di parole, mutuati dal dialetto yiddish, che "sdrammatizzano« il tono elegantemente austero della melodia composta dal fratello.
Le vocalist
Le vocalist
Le vocalist
Le vocalist
Le Strumentiste
Le Strumentiste Seconda moglie di LouisArmstrong con cui collaborò suonando il piano
Protagoniste
La figura femminile è presente anche come protagonista nelle song standard del jazzLe suffragette degli anni 30 protagoniste della rivoluzione culturaleLe protagoniste delle struggenti ballads sulla condizione femminileLe ispiratrici delle canzoni sentimentali Protagoniste
Protagoniste
Protagoniste La figura femminile è presente anche come protagonista nelle song standard del jazzLe suffragette degli anni 30 protagoniste della rivoluzione culturaleLe protagoniste delle struggenti ballads sulla condizione femminileLe ispiratrici delle canzoni sentimentali
Protagoniste
La figura femminile è presente anche come protagonista nelle song standard del jazzLe suffragette degli anni 30 protagoniste della rivoluzione culturaleLe protagoniste delle struggenti ballads sulla condizione femminileLe ispiratrici delle canzoni sentimentali Protagoniste
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ Billie Holiday detta Lady Day. ...Ella Fitzgerald: la cantante più famosa della storia. ...Sarah Vaughan detta The Divine. ...Nina Simone: jazzista e attivista politica.
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ Billie Holiday detta Lady Day. ...Ella Fitzgerald: la cantante più famosa della storia. ...Sarah Vaughan detta The Divine. ...Nina Simone: jazzista e attivista politica.
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ Billie Holiday detta Lady Day. ... LA VITAA sei anni ero già una donna.Cominciai presto a lavorarefuori casa, prima delle oredi scuola e anche dopo LE FERITEAvevo dodici anni quando unsuonatore jazz riuscì a prendermicon la forza. Fu una storiatale da averneabbastanza degli uomini. LA MUSICANon sono la sola ad aver sentitoper la prima volta del buon jazz inun bordello, l’unico postodove bianchi e neri potevano incontrarsi tranquillamente,posti abbastanza chic da possedereun grammofono e abbastanza in gambada comperare i dischi migliori. L’AMICIZIA"Mi sembrava che lui fossepiù grande degli altri e ancheil suo nome doveva essere il più grande. Sicchè presi a chiamarlo"President" e prestofu abbreviato in "Prez".Lester Young, the "Prez",  Billie Holiday nasce a Baltimora il 7 aprile 1915 
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ Billie Holiday detta Lady Day. ... GLI AMORINei rapporti con gli uomini c’eraun rischio che non potevo correre:che un uomo ignorasseciò che mi era capitato da bambina.Ma allo stesso tempo avevo paura che me lo potesserinfacciare. Non volevoche un uomo tenesse il miopassato come una pedinada muovere quando capitaval’occasione o per farmi sentire qualcosa meno di lui". LE CANZONIMi hanno detto che nessunocanta le parole "fame" e "amore"come le canto io.Forse è perché so cosa hannovoluto dire per me,e quanto mi sono costate. I DISCHICon me non serve star tantolì a rimuginare, a far provesu prove e arrangiamenti:se una canzone mi tocca da vicino,di lavoro non ce n’è mai bisogno". IL CONCERTO"Sono svenuta una sola volta in vita mia: dopo il concerto di mezzanotte al Carnegie Hall dieci giorni dopo essere uscita di prigione".
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ Billie Holiday detta Lady Day. ... LA VOCE"Non sapevano dare di me unadefinizione, e questo mi sembròil più grande complimentoche mi si potesse fare. Primadi paragonarmi ad altri cantanti,paragonarono gli altri a me". LA LOTTA PERDUTA"Sono svenuta una sola volta in vita mia: "Le droghe servonoad una cosa sola:ad ammazzarti piano piano.Non hanno mai aiutatonessuno a cantare meglio.A Lady Day potete credere.Lei ne ha prese quanto bastaper saperlo". Fatale, la lotta di Billie contro la droga. Una lotta che la conduce alla rovina. Fra arresti, persecuzioni giudiziarie e disperati tentativi di disintossicazione, la carriera della Signora del blues è letteralmente distrutta da alcool e eroina. La voce, specchio della sua anima, subisce un inesorabile declino. Acre, miagolante, urtante: sono gli aggettivi che si accompagnano alla voce di Billie negli ultimi anni della sua carriera. Le sue condizioni fisiche sono tali da compromettere le tournèe in Europa. La morte la trova in un letto d’ospedale, consumata dalle droghe, perseguitata dalla giustizia, il 17 luglio del 1959 a 44 anni.
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ
LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ Billie Holiday detta Lady Day. ...Ella Fitzgerald: la cantante più famosa della storia. ...Sarah Vaughan detta The Divine. ...Nina Simone: jazzista e attivista politica.
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LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ Billie Holiday detta Lady Day. ...Ella Fitzgerald: la cantante più famosa della storia. ...Sarah Vaughan detta The Divine. ...Nina Simone: jazzista e attivista politica.
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LE VOCI FEMMINILI CHE HANNO SEGNATO IL JAZZ Billie Holiday detta Lady Day. ...Ella Fitzgerald: la cantante più famosa della storia. ...Sarah Vaughan detta The Divine. ...Nina Simone: jazzista e attivista politica.
I prossimi Brani La signora è una vagabonda, anticonformista La canzone prende in giro l'alta società di New York e la sua rigida etichetta (Il primo verso del testo da questo punto di vista è molto significativo: «I get too hungry for dinner at eight»,  «Sono troppo affamata per cenare alle otto»)Non le piacciono i giochi di società, con baroni e conti / Non va ad Harlem, in ermellino e perle / Adora il vento fresco e libero tra i capelli
I prossimi Brani Non significa nulla se non è SWINGLa canzone divenne rapidamente famosa anche perché esprimeva, come scrisse Ellington "il sentimento musicale che era condiviso dalla maggioranza dei musicisti jazz dell'epoca."Questa fu forse la prima canzone ad usare il termine "swing" nel titolo, facendolo entrare nel linguaggio comune all'inizio di quella che fu poi chiamata "l'età dello swing".
Grazie per l’attenzione
Grazie per l’attenzione Internet è una miniera di informazioniMa essenziale è stato lo studio diPhilosophy of Jazz philosophyofjazz.net https://bit.ly/blackfootstompers